I social network fanno parte della nostra vita di tutti giorni: c'è chi posta la foto del proprio pranzo, chi fa pubblicità alla propria attività, chi segue il personaggio famoso che preferisce e sogna di viaggiare con lui, chi osserva la propria bacheca in cerca di ispirazione per outfit all'ultima moda.
Si, i social network in pochissimo tempo sono entrati nella nostra vita e si sono stabiliti nella nostra quotidianità.
Il contenuto che si può pubblicare è diverso da piattaforma, a piattaforma e in base ai gusti del proprietario dell'account.
Una cosa però è comune a tutti i social: sono un mezzo attraverso il quale nascondersi e diffondere odio. Ci sono commenti razzisti , omofobi, sessisti, contro il sistema, nascosti da nickname che in qualche modo proteggono l'individuo, ma feriscono chi li riceve.
I cosiddetti haters hanno fatto della rete il loro terreno, credendo di essere protetti, che tutto si può su internet, che ogni parola sia lecita e legittima.
Partendo dal presupposto che NON è così, vorrei analizzare alcuni dei commenti che più sono fastidiosi.
Io sono una donna e come tale mi sento molto colpita dai commenti negativi e gratuiti che molte donne rivolgono ad altre donne.
Qui a Chiara Ferragni viene chiesto se il suo fidanzato, il suo attuale marito Fedez, le consentisse di uscire così di casa!!!
A quanto pare nel 2020 una donna ha ancora bisogno del permesso per indossare ciò che vuole fuori di casa. Forse dovremmo noi donne essere le prime a capire che siamo libere, di vestirci come ci pare, di fare ciò che vogliamo, che non siamo seconde a nessuno, che non abbiamo bisogno di chiedere il permesso per fare nulla.
Negli anni i commenti negativi si sono spostati dal suo fisico, in passato più magro, ma è lei stessa ad ammettere che non era un periodo facile della sua vita, al suo modo di organizzare la sua vita lavorativa e familiare, perché una donna, secondo il senso comune, dovrebbe stare chiusa in casa a badare ai figli e al proprio marito, guai a lavorare!
Commenti del genere mi fanno rabbrividire...
Personalmente credo sia giusto che una donna anche dopo essersi sposata, anche dopo aver avuto figli continui a volersi bene, continui a curarsi esteticamente, fisicamente, continui a truccarsi o vestirsi sexy, continui a voler passare del tempo da sola con le amiche o con il proprio compagno, continui a lavorare e anzi, una donna realizzata è una donna felice, che può passare del tempo di qualità con il proprio figlio e con il proprio marito, che non si sente costretta in un ruolo, che desidera quel tempo e se lo ritaglia apposta...non c'è niente di meglio.
Quindi le persone si sentono in diritto di criticare chi vive diversamente e chi non si comporta come le norme sociali, che sono rimaste indietro di oltre 50 anni, prevedono.
Questi sono i commenti che si rivolgono alla sfera privata di un personaggio, inevitabilmente pubblico, che però fanno riflettere sulla società in cui viviamo; una società che vede ancora la donna come obbligata a rinunciare a tutto per la famiglia, obbligata a imbruttirsi subito dopo il parto, a non tornare in forma o a doverlo fare in fretta e furia, a doversi coprire, a nascondere la propria femminilità.
Poi ci sono i commenti orribili che vengono rivolti alle donne sul loro aspetto estetico, anch'essi veramente stereotipati e senza motivo alcuno.
Un'altra donna di cui voglio parlare è Valentina Ferragni, influencer e sorella dell'imprenditrice digitale più famosa del mondo, che continuamente riceve commenti negativi sul suo fisico.
Lei è vittima di body shaming, cioè viene derisa e giudicata sulla base dell'aspetto del suo corpo, solo perché non rientra nei canoni della cultura di appartenenza.
Questa giovane ragazza viene additata perché non rispecchia i "canoni fisici" di adesso, cioè quelli irreali, perché nella realtà si tratta di una giovane donna che ama mangiare, che si tiene in forma, molto bella, naturale, che si mostra così com'è e che non ha nulla da nascondere.
Però ci sono i leoni da tastiera che non hanno altro da fare che insultare e scaricare la propria frustrazione su altri, su persone che apparentemente sono specchi di gomma, ma che nell'intimità possono soffrire come tutti noi. I commenti negativi non piacciono a nessuno, ci si può scherzare sopra, magari uno risponde, ma ogni giorno esser tartassati da tanta negatività non fa bene a nessuno.
Chi decide chi è perfetto?
Perché le imperfezioni sono un male?
Perché non possiamo festeggiare la nostra unicità, invece di buttare odio addosso agli altri?
I canoni sono così necessari o si può essere belli essendo se stessi?
Una donna perché dev'essere giudicata così aspramente e soprattutto, perché a farlo sono proprio delle donne? La solidarietà femminile è un'UTOPIA, la si decanta tanto, ma nessuno la trova.
Sia chiaro, uno può non piacersi e voler cambiare qualcosa di sé, liberissima di farlo, di migliorare se stessa, ma se trovate una donna che si ama, che si prende cura di sé, che ha trovato un equilibrio nella sua vita chela rende soddisfatta, nessuno di noi può giudicarla, soprattutto perché chi regala commenti gratuiti, spesso, è chi è insoddisfatta della propria vita, chi ancora non si è realizzata, chi ancora non si ama. Allora invece di sputare sentenze in giro, forse sarebbe meglio chiedere aiuto, cercare di migliorare la propria vita, di trovare un modo per amarsi ed essere finalmente felice.
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